Presidente ASPPI e “re” degli articoli sportivi

Pubblicata il: 10 Dicembre 2020

 

Orlando Manghi, negli anni Settanta aprì con la moglie il rinomato negozio “Manghi Sport” in Ghiaia. Fu presidente di Confesercenti.

Una persona stimata e conosciutissima nella nostra città, non solo per la sua simpatia, la sua rettitudine ed il suo stile di gran galantuomo, ma anche perché , nel corso della sua vita, ha gestito locali ed esercizi ubicati nel cuore di Parma o, comunque, molto noti e frequentati.

Orlando Manghi è deceduto improvvisamente nei giorni scorsi all’età di 85 anni. Nativo di San Lazzaro, dopo avere conseguito il diploma di perito commerciale, esordì nel mondo del lavoro come rappresentante della “Plasmon” e della “Moncaffè”. Terminata questa prima esperienza lavorativa che lo portò a conoscere e ad essere stimato da molti esercenti, alla fine degli anni Sessanta – inizio anni Settanta, Orlando, aprì un bar in piazza Ghiaia nello storico Palazzo Medioli. Un locale nel quale, da subito, approdarono tantissimi clienti tra i quali gli operatori del mercato della Ghiaia e tutta quella gente che ha sempre frequentato la piazza-simbolo della parmigianità.

Nel 1973, insieme alla moglie Anna Maria che gli è stata sempre accanto nella vita e nel lavoro, Manghi aprì quello che potremmo definire un santuario per gli appassionati di sport: il negozio “Manghi Sport”, sempre in piazza Ghiaia che, in quegli anni, fece epoca e tendenza.

Nel 1976, Orlando, ebbe la felice intuizione di aprire, con altri tre soci, addirittura un “supermercato” di articoli sportivi in piazzale Caduti del Lavoro: “CAPESPORT”. Ed anche questa sua impresa si tramutò in un significativo successo.

Carattere solare, aperto, disponibile, tanti amici che gli volevano bene, dopo avere ricoperto la carica di presidente della “Confesercenti” e di altre importanti associazioni, fu nominato presidente dell’Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari dove ha profuso ogni energia mettendo in campo la sua esperienza e la sua saggezza.

Militò pure nel PSI candidandosi, negli anni Settanta, alle elezioni amministrative.

Amava tantissimo Parma, le sue tradizioni, il suo dialetto, la sua gente. Il tempo libero lo trascorreva con gli amici, era molto legato alla famiglia: alla moglie Anna Maria, ai figli Cristina e Paolo e alle adorate nipoti Serena, Clarissa ed Elisa.

(Gazzetta di Parma)

I suoi collaboratori di ASPPI e CASA SERVICE manterranno vivo il ricordo e gli insegnamenti.

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