Pubblicata il: 21 Novembre 2023
E’ bene ricordare cosa accadrà a partire da gennaio 2024 e rimanere aggiornati sui cambiamenti in negativo che non riguardano solo i bonus ma più in generale le agevolazioni a chi possiede immobili. Come accennato nel suo articolo dal Presidente Nazionale ASPPI Alfredo Zagatti:
“La petizione di principio contenuta nella Legge delega sul fisco in merito alla cedolare secca per i contratti commerciali è rimasta tale: non vi è traccia nella manovra della volontà di avviarne la sperimentazione; mentre incombe la conclusione della trattativa a livello europeo sulla Direttiva case green non vi è traccia nella manovra di provvedimenti che costituiscano una valida alternativa a ciò che si è voluto cancellare a proposito di bonus edilizi”.
A proposito di Bonus, intanto pubblichiamo quanto ben descritto di seguito da ingenio-web.it:
Per beneficiare dell’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
Tra i cambiamenti che ci attendono dal 2024, va sicuramente sottolineato l’abbassamento del massimale per il Bonus Mobili, che da 8.000 euro passerà a 5.000 dal prossimo 1° gennaio, come definito dalla Legge di Bilancio 2023, mentre la Manovra del 2024 non contiene, almeno ad oggi, nessuna novità in merito.
Si tratta di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
L’agevolazione è stata prorogata dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021, articolo 1, comma 37) per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per acquistare mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
La Manovra è intervenuta sul massimale per l’anno 2023, portandolo ad 8.000 euro (nel 2022 era a 10.000), mentre nel 2024 sarà di 5.000 euro (rispetto al precedente tetto di 16.000 euro).
Bonus Mobili in condominio, occhio: vale solo se i beni acquistati arredano le parti comuni
Quando si effettua un intervento di recupero del patrimonio edilizio sulle parti condominiali di edifici residenziali, compresi gli interventi di manutenzione ordinaria, i condòmini hanno diritto al Bonus Mobili, ciascuno per la propria quota, solo se i beni acquistati sono destinati ad arredare queste parti comuni.
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
Attenzione: tale intervento deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
NB – La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.
Ecco gli interventi necessari per beneficiare del Bonus Mobili: